Shavasana, è una pratica classica della tradizione Yoga che oggi risulta particolarmente indicata per sconfiggere i disturbi legati a stati ansiosi, stress, affaticamento mentale, disturbi del sonno. Inoltre si pone come un ottimo strumento per una veloce ricarica fisica e mentale, in particolare per professionisti o chiunque svolga un intenso lavoro intellettuale.
Verrà infatti svolta il Venerdì pomeriggio al termine della settimana di lavoro, in modo da poter sfruttare al meglio il periodo di riposo del week-end. Siamo abituati a pensare al rilassamento come ad un momento di distrazione. Associamo questo stato al distacco dalla vita quotidiana e dai problemi ordinari. Il vero rilassamento è quella condizione fisica, emotiva e mentale che permette al corpo di rigenerarsi. Il rilassamento stimola l’attività anabolica di rigenerazione cellulare svolgendo una conseguente azione benefica a livello mentale ed emozionale. In assenza di adeguati spazi di vero rilassamento l’azione del metabolismo diventa distruttiva, indebolisce il corpo e ne accelera il decadimento. Il sonno è lo stato che la natura induce per rilassare e quindi rigenerare il corpo; è infatti uno stato ipometabolico con ridotto consumo di ossigeno. Tuttavia gli stati di stress che accumuliamo durante il giorno, se non vengono adeguatamente gestiti, non ci consentono spesso di abbandonare le tensioni neppure mentre dormiamo ed il sonno sembra non portare beneficio: il corpo mantiene più del 60% del tono muscolare e i movimenti oculari non cessano (fase REM), al risveglio si è tesi e stanchi, la mente è infelice e depressa. Le pratiche di rilassamento di cui lo yoga è particolarmente ricco, producono stati ipometabolici in cui le energie e le risorse del corpo sono conservate e rigenerate, in più dispongono all’ottenimento di un sonno profondo e ristoratore. Shavasana in particolare riduce il tono muscolare a meno del 50%, diminuisce il consumo di ossigeno, rallenta la circolazione del sangue e abbassa la pressione tanto che per praticarla è necessario coprirsi. La riduzione del tono muscolare inteso come lo stato di contrazione della muscolatura a riposo, è molto importante perché tanti dei nostri problemi strutturali dipendono da tensioni muscolari inconsapevoli che mantenute giorno dopo giorno (e spesso anche notte dopo notte), si strutturano irrigidendo e infiammando cronicamente la muscolatura, le strutture ossee e articolari che col tempo tendono a degradarsi. Studi effettuati nel 2000 presso la South Eastern University of Florida, hanno provato che 7/10 minuti di rilassamento in Shavasana abbinato alla corrispondente tecnica di decontrazione (che consiste in un rilassamento frazionato del corpo dove nelle singole zone vengono alternati contrazione e rilassamento), riducono l’attività del sistema nervoso simpatico per circa 4 ore, cosa che comprensibilmente migliora le capacità di decontrazione e recupero dell’intero organismo anche in presenza di stati importanti di stress fisico e mentale.